Apre Sabato 23 Nov '24
Rocca Malatestiana
E' una delle più grandi e meglio conservate fortificazioni malatestiane: la Rocca Malatestiana di Verucchio, costruita da Sigismondo Malatesta nel 1449, permette la vista di un panorama che spazia dall'Adriatico alle più alte vette del crinale appenninico.
Conserva all'interno l’imponente albero genealogico dei Malatesta, i due cortili, le sale del Palazzo Baronale e la Torre Mastio da cui si ammira lo stupendo paesaggio della Valmarecchia.
La Rocca è ben riconoscibile dalla caratteristica guardiola sulla quale è incastonato un grande orologio che segna le ore sulla centrale Piazza Malatesta. Percorrendo l'acciottolata Via della Rocca, si raggiunge la porta che dà accesso alla cittadina racchiusa nella prima cinta muraria. Dopo poche centinaia di metri in salita, si arriva ai piedi del Castello vero e proprio. Poco oltre si accede al giardino pensile.
Il Castello ha visto il sovrapporsi di diverse parti architettoniche dal XII al XVI secolo. La rocca era infatti di proprietà dei Malatesta già nel 1197: la casata detiene la città ed il castello per almeno tre secoli. All'interno della Rocca, nella Sala Magna, dove fino al 1700 era collocato un teatro, potete vedere oggi una mostra che illustra l'evoluzione degli stemmi araldici nel corso della storia.
Il borgo di Verucchio, posto al centro dell'importante sistema strategico di controllo del territorio da parte dei Malatesta, diede i natali a “il Mastin Vecchio” Malatesta da Verucchio, il capostipite detto "il centenario" che conquistò Rimini nel 1295, ricordato da Dante nella Divina Commedia: " 'l mastin vecchio e 'l nuovo da Verrucchio, / che fecer di Montagna il mal governo, / là dove soglion fan d'i denti succhio".
Verucchio era, infatti, presidio strategico e baluardo contro la signoria avversa dei Montefeltro.
Proprio l’ultima grande figura dei Malatesta, Sigismondo Pandolfo, rimodellò nel XV sec d.C. la Rocca e la cinta muraria del borgo.
Le sale di questa rocca hanno subito, nel tempo, molte trasformazioni per adeguarsi alle esigenze delle corti che si sono susseguite, ad esempio corte di Zenobio dei Medici, Ippolita Comnena, Leonello e Alberto Pio da Carpi.
La Rocca è sede di convegni, eventi culturali, spettacoli ed esposizioni.